Raccolta di ricette di cucina con foto passo passo e procedimenti – i miei appunti in cucina
Categoria: Ricette regionali friulane
Il Friuli Venezia Giulia è una regione ricca di tradizioni e di storia e proprio perché si trova in una posizione strategica al confine con l’Austria e la Slovenia, ha subito nel tempo molte influenze culturali e gastronomiche che hanno inevitabilmente contaminato ed arricchito tutti gli ambiti. E’ stata inoltre terreno di passaggio per le popolazioni del Nord in transito verso Sud. Il Friuli Venezia Giulia, dispone inoltre di una grande varietà di piatti molto gustosi e succulenti tipici della tradizione e delle coltivazioni locali, e prodotti di base, quali Prosciutto di San Daniele, formaggio Montasio e le uve che danno vita a grandi vini apprezzati ed esportati in tutto il mondo
Il Salam tal aset in italiano Salame all’aceto è una ricetta tipica friulana, una di quelle ricette della cucina povera di una volta, di quelle che si preparavano con quel poco che si aveva, che ora non si fanno quasi più e si mangiano solo ogni tanto alle Sagre paesane o in qualche casa del nord del Friuli. Nemmeno io l’avevo mai preparata in casa prima, l’avevo mangiata a casa dei miei e ad una sagra tempo fa. Mio marito quando l’ha assaggiato, essendo un amante del genere, ha commentato: – da rifare! – Preparare in casa il Salame all’aceto è molto facile e veloce, la ricetta di questo secondo piatto va obbligatoriamente gustata accompagnata con una bella fetta di polenta fumante e magari assieme ad un frico di patate e ad un frico friabile dopo di che potete tranquillamente andare a farvi un pisolino 🙂
Ingredienti per 4 persone:
8 fette di salame fresco tagliate spesse circa mezzo centimetro (in tutto è circa mezzo salame)
mezza cipolla
un goccio d’olio
aceto di vino rosso
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Procedimento:
Sbucciare il salame e tagliarlo al coltello a fette spesseTagliare finemente la cipolla e metterla a rosolare per qualche minuto con un goccio d’olio o con una noce di burroAggiungere il salame e lasciarlo cuocere qualche minutoRigirarlo e lasciarlo ancora un paio di minuti in modo che rilasci il suo grassoIrrorare con un bel goccio di aceto di vino rossoCuocere un paio di minuti il salame nell’aceto rigirandoloLasciar evaporare l’acetoServire il Salame all’aceto caldo con un po’ del suo sughetto
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ODE AL FRICO 🙂 oggi vi propongo un piatto tipico della cucina friulana, forse proprio il piatto più tipico, il Frico Friabile, molti di voi non lo conosceranno e se non siete stati in Friuli difficilmente avrete avuto modo di assaggiarlo ma se passate da queste parti fatemi sapere, vi suggerisco un posto dove lo preparano buonissimo. Ormai anche in Friuli non lo si trova più così facilmente, lo fanno in alcuni ristoranti e in alcune sagre paesane, imparare a prepararlo è proprio un modo per non perdere le tradizioni. Avevo già preparato in passato il Frico di Patate, molto più comune, che si fa con formaggio morbido e patate, il Frico friabile invece si prepara con una miscela di formaggi stagionati grattugiati oppure, in alternativa, si può utilizzare il formaggio Biraghi grattugiato che si trova al supermercato e che va molto bene. Il Frico friabile è sostanzialmente una cialda di formaggio grattugiato che non deve risultare piatta ma deve essere alta almeno quanto un dito e molto friabile, la preparazione è veloce ma nasconde delle insidie. Naturalmente sarebbe meglio averlo assaggiato almeno una volta prima di cucinarlo, per capire se ci siete andati vicini, ma se vi incuriosisce potete provare a prepararlo anche solo guardando le foto di come viene 🙂 il frico friabile è molto delicato da trattare, bisogna stabilire un feeling onde evitare un completo disastro, e se ci riuscirete sarà amore eterno 😀 un po’ come con noi noi friulani 🙂 Ve lo dico subito, non è un piatto leggero e va mangiato obbligatoriamente con una bella fetta di polenta fumante, meglio se arrostita e con altri piatti friulani come il frico di patate, la salsiccia, il salame … e magari con un po’ di verdurina per smorzare tutto questo sapore. Per preparare un buon frico friabile bisogna tenere presente alcuni punti:
bisogna utilizzare un pentolino piccolo antiaderente, altrimenti il formaggio si incollerà direttamente sul fondo;
il pentolino deve contenere 3 dita di olio, il formaggio deve galleggiare;
l’olio deve avere la temperatura giusta che deve stare attorno ai 150 gradi, sarebbe meglio controllare con un termometro da cucina;
il formaggio deve essere versato tutto insieme;
Il formaggio a contatto con l’olio fa la schiuma e poi tende a separarsi, bisogno radunarlo delicatamente tutto al centro e appena forma una cialda unica, con l’aiuto di 2 forchette e con un movimento abbastanza rapido bisogna sollevarlo e girarlo. Per unirsi dovrebbe bastargli 1 minuto, ma siccome è un po’ capriccioso è necessario controllarlo. Se trovate il coraggio di cimentarvi fatemi sapere, so che non è facile ma se vi va di organizzare una cena friulana il Frico Friabile è d’obbligo. In alternativa si trovano in commercio nei piattini di alluminio 😀 Ci sarebbe poi un altro metodo per prepararlo ma lo vedremo magari più avanti.
Ingredienti per 4 persone:
300 gr. formaggio grattugiato Biraghi
1 litro olio di semi di arachidi
Tempo di preparazione: /
Tempo di cottura: 3 minuti a frico
Procedimento:
Mettere in un recipiente 5 cucchiai di formaggio grattugiatoMettere l’olio in un pentolino e portarlo a 150-160 gradiVersare il formaggio tutto insieme nell’olio bollenteInizialmente il formaggio sfrigolerà e si formerà la schiumaQuando la schiuma sparisce il formaggio inizierà a riunirsi formando uno spessore. Cercate di tenerlo vicino con la punta della forchetta. Quando si sarà attaccato e avrà formato un cerchio giratelo sottosopra utilizzando due forchette. Fate cuocere ancora 1 minuto e poi sollevateloIl frico deve mantenere un colore chiaro, pertanto è da cuocere un paio di minuti al massimo. Mettete il frico a sgocciolare sopra 2 fogli di carta da cucinaServite il frico friabile con polenta, salame ed un po’ di verdura fresca
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Eccoci qua, per la serie venerdì pesce, oggi vi propongo la ricetta di un secondo piatto di pesce molto sfizioso, una ricetta light, fresca e gustosa, l’Orata al Limone. Me ne aveva parlato un collega di lavoro un giorno durante la pausa caffè, mi era subito piaciuta ma l’avevo memorizzata un po’ così, velocemente, sempre con l’intenzione di farla e poi rimanda e rimanda l’avevo quasi dimenticata. Cercando un po’ in giro ne avevo trovata una simile su uno dei miei libri di cucina friulana, così mi è ritornata alla mente e l’ho fatta, cercando nei meandri della mia memoria. A casa mia il pesce è sempre molto gradito, nonostante siamo più vicini alle montagne che al mare lo cuciniamo abbastanza spesso anche se la nostra tradizione prevede una cucina più orientata alla carne, a forza di tenta e ritenta un pochino ho imparato a cucinarlo 🙂 se vi ispira provatela e fatemi sapere se vi è piaciuta 😉
Ingredienti per 2 persone:
2 orate da 600 gr. l’una circa
1/2 bicchiere di vino bianco
1 mazzetto di prezzemolo
2 spicchi di aglio
4 foglie di alloro
1 limone
olio Extravergine di Oliva
sale
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 40 minuti
Procedimento:
Preparare un trito con aglio e prezzemoloCurare le orate tagliando il ventre ed estrendo le viscere. Tenendo l’orata per la coda con un coltello raschiare le squameLavare le orate sotto l’acqua corrente ed asciugarle con della carta da cucinaRiempire il ventre con il trito ed aggiungere una foglia di alloroCospargere le orate con aglio e prezzemolo e salarleTagliare il limone a fettineDisporre le orate sopra un foglio di carta forno, coprirle con le fette di limone, un goccio d’olio ed irrorarle con il vino ed infornareCuocere a 180 gradi per 40 minutiServire l’orata calda con il suo sughetto
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Gli gnocchi di susine sono un piatto tipico della cucina friulana. In questo piatto, di chiara origine e contaminazione Mitteleuropea, si incontrano e si uniscono i sapori contrastanti quali dolce e salato. Questo piatto molto particolare della tradizione friulana, viene infatti preparato con l’impasto classico degli gnocchi di patate che fungono da scrigno contenitore per la susina e mezza zolletta di zucchero, si si, avete letto bene, mezza zolletta di zucchero, il tutto viene racchiuso in un gnocco dalle dimensioni di poco più piccole di un’albicocca. Gli gnocchi di susine vengono poi cotti in acqua salata, ripassati nel burro fuso e pangrattato ed infine conditi con abbondante zucchero mischiato alla cannella. La bontà di questo piatto è unica ed indescrivibile, una vera e propria esperienza sensoriale. Gli gnocchi di susine si preparano generalmente in autunno quando le susine sono fresche e di stagione ma si possono preparare anche più avanti nella stagione o comunque in un altro periodo dell’anno utilizzando le prugne secche che sono dolci ed ugualmente adatte allo scopo.
Ingredienti:
Per il ripieno:
300 gr. susine piccole
2 cucchiai di zucchero
1 spolverata di cannella
Per gli gnocchi:
800 gr. patate
200 gr. farina 00
1 uovo
Per il condimento:
150 gr. burro
40 gr. pangrattato
1 cucchiaino cannella in polvere
4 cucchiai di zucchero
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 25 minuti
Procedimento:
Denocciolare le prugne, tagliarle in 4, se piccole in 2, aggiungere 2 cucchiai di zucchero ed una spolverata di cannella, mescolare e lasciar macerare anche qualche oraNel cestello della pentola a pressione lessare le patate con tutta la buccia in poca acqua salandole leggermente con del sale grosso
In una ciotola preparare il condimento mescolando 4 cucchiai di zucchero ed un cucchiaino di cannella
Lo zucchero deve diventare marrone chiaro. Mettere da parte
Pelare le patate ancora calde e passarle allo schiacciapatateDisporre sulla spianatoia le patate, la farina e l’uovo ed amalgamare velocementeFormare un panetto e dividerlo in 4 partiCon ogni quarto formare dei rotoli piuttosto grossi e dividerli in pezzi poco più grossi di una noceCon ogni pezzo di impasto formare un incavo ed adagiare un pezzetto di susina, scolato dal succo, e mezza zolletta di zucchero, se non ce l’avete va bene anche mezzo cucchiaino di zuccheroRichiudere l’impasto schiacciando con un cucchiaino sulla susina per appiattire l’impasto nella parte sotto e portarlo verso l’altoQuesta è la forma e la grandezza che dovrà avere il vostro gnocco di susineFate così fino ad esaurimento dell’impastoPreparare in una padella il burro ed il pangrattatoMettere a bollire l’acqua salata, quando l’acqua bolle tuffare gli gnocchi una decina per voltaAppena gli gnocchi vengono a galla sollevarli con una schiumarolaAdagiare gli gnocchi nella padella con burro e pangrattato e farli saltare per un minuti rigirandoli, aggiungere qualche cucchiaino di composto di zucchero e cannellaDisporre gli gnocchi di susine sul piatto di portata, condire con un po’ di burro fuso e pangrattato ed aggiungere ancora abbondante zucchero e cannella
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Gli SPATZLE DI ZUCCA E NOCI sono una ricetta che ho trovato in un libro di cucina friulana. In realtà gli spatzle sono dei piccoli gnocchetti formati da un impasto morbido che passando attraverso l’apposito attrezzo si solidifica a contatto con l’acqua, questa ricetta invece non prevede lo stesso procedimento, gli gnocchetti infatti dovrebbero essere adagiati nella pentola raccogliendo una piccola quantità di impasto dalla terrina con il cucchiaio, e quindi il loro vero nome è FREGOLOZ di zucca e noci, prepararli con l’apposito attrezzo è sicuramente molto più veloce. Comunque li si chiami sono dei piccoli gnocchetti alla zucca conditi con un burro aromatizzato alle noci e noci tritate, il gusto è molto delicato ed è molto particolare la differenza di consistenza tra la morbidezza degli gnocchi e la croccantezza delle noci. A casa mi ha passato il giudizio più severo, quello di mio marito che è sempre un po’ restio nei confronti delle novità.
Ingredienti:
300 gr. polpa di zucca
225 gr. farina 00
1 bicchiere scarso di acqua tiepida
1 uovo
100 gr. burro
75 gr. noci tritate
75 gr. formaggio grattugiato
sale
pepe
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
Procedimento:
Privare la zucca di buccia, semi e filamenti e tagliarla a dadiniIn una pentola far sciogliere 20 grammi di burro ed aggiungere i cubetti di zuccaCoprire con un coperchio e lasciar cuocere per 20 minuti a fuoco basso, a cottura ultimata schiacciare la zucca con una forchettaVersare la crema di zucca in una terrina aggiungere l’acqua e l’uovo, salare, pepare ed amalgamare
Infine aggiungere la farina
Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo
Tritate grossolanamente al coltello le nociMettere in un pentolino le noci ed il burroMettere a bollire l’acqua salata, quando bolle posizionare l’apposito attrezza per spatzle e versare il compostoMuovere il contenitore in plastica avanti e indietro per far scendere l’impasto continuando fino ad esaurimento dell’impasto stessoQuando gli spatzle vengono a galla lasciarli cuocere 3 minuti e poi sollevarli con una schiumarola. Se non dovessero venire a galla da soli passate con un mestolo di legno sul fondo della pentola con per farli staccareAccendete il fuoco e fate insaporire il burro con le noci per un paio di minutiDisponete gli spatzle su di una terrina e conditeli con le noci, il burro ed il formaggio grattugiatoServite gli spatzle immediatamente
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Le uova in funghetto sono una ricetta tipica della tradizione friulana. Una ricetta semplice e povera che ricorda la bontà e la genuinità dei sapori di una volta. Protagoniste sono le uova, sode, attorno alle quali viene costruita una ricetta con un soffritto e l’aggiunta di pochi altri ingredienti per preparare un secondo piatto davvero gustoso. Ci sono due modi per cucinare le uova in funghetto, quello che vi propongo oggi è in bianco ed è la versione meno comune, ed è un’alternativa alla versione più classica che prevede le uova sode passate in un sugo di pomodoro o nel concentrato di pomodoro diluito in un po’ di acqua, una versione altrettanto gustosa che si può impreziosire con dei funghi secchi ammollati o quant’altro, a seconda della tradizione e degli usi di ogni singola famiglia. Questa ricetta mi ricorda la mia infanzia, quando, dopo il terremoto del 1976, abitavamo nei prefabbricati e la mamma le preparava la domenica. Ho ancora il ricordo molto vivo di tutto quel periodo, sono stati anni difficili e di grossi cambiamenti per la nostra regione, ma nonostante i numerosi problemi non li ricordo con tristezza, forse perchè ero bambina e non comprendevo del tutto i problemi dei grandi. Buona giornata … 🙂
Ingredienti per 4 persone:
8 uova
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1 noce di burro
1 mazzetto di prezzemolo
1 bicchiere di brodo
1 bicchiere di acqua
1/4 di bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di farina
Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 38 minuti
Procedimento:
Per preparare le uova in funghetto iniziamo cuocendo le uova sode. Mettere le uova in una pentola coperte d’acqua fredda ed accendere il fuocoDa quando l’acqua fa le bolle grosse calcolare 8 minutiUna volta cotte togliere l’acqua bollente e mettere acqua fredda per farle raffreddare più in velocementePreparare il soffritto unendo in una pentola olio, burro e la cipolla tagliata finementeFar appassire per una decina di minuti a fuoco basso ed aggiungere il prezzemolo tritato finementeAggiungere poi un bicchiere di brodo e lasciar cuocere ancora 5 minutiNel frattempo spellare le uova e tagliarle a metàAggiungere un cucchiaio di farina nel soffritto e mescolareUnire le uova al soffrittoAggiungere sale e pepeAggiungere un bicchiere di acqua e lasciar cuocere ancora 5 minuti
Servire le uova in funghetto calde
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Le frittelle dolci di fiori di zucca o fiori di zucca in pastella sono una ricetta di mia suocera e fanno parte delle ricette “della nonna”. Li ho assaggiati per la prima volta tanti anni fa, una delle prime volte che andavo a casa di mio marito. Si tratta di un dolcetto molto semplice e veloce che ancora più velocemente viene spazzato via senza lasciare traccia 🙂 . I fiori di zucca in pastella si preparano con pochi ingredienti ma sono veramente gustosi e sono l’ideale per la merenda. Appena fritti sono croccanti fuori e morbidi dentro e come tutti i dolci della nonna hanno un segreto, un pizzico di lievito aggiunto nell’impasto che rende morbida la frittella. Sono il classico dolce di un tempo preparato facendo di necessità virtù, mettendo insieme quel poco che c’era e riuscendo ugualmente ad unire tutta la famiglia. Per prepararli basta aprire i fiori di zucca a ventaglio, immergerli in una pastella non troppo densa e friggerli nell’olio bollente, dalle nostre parti si dice “mangja e muri” 🙂 e se vi avanza un po’ di pastella potete togliere il torsolo ad una mela lasciandola intera, tagliarla a fettine, immergerla nella pastella e friggere anche quella … gnamme!
Ingredienti per 15 fiori di zucca:
15 fiori di zucca
180 gr. latte
120 gr. farina 00
1 uovo
1 cucchiaio colmo di zucchero + quello per cospargere le frittelle
1 pizzico di sale
1 cucchiaino raso di lievito
olio di semi di arachidi per friggere
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Procedimento:
Come pulire i fiori di zucca:
Togliere il gambo e le escrescenze laterali
Rompere strappando delicatamente la parte finale del fiore, verrà via anche il pistillo
Aprire il fiore a libro
Con un panno o un foglio di carta casa pulire internamente il fiore dal polline
In una terrina rompere un uovo ed aggiungere il saleSbattere l’uovo con la frusta ed aggiungere il latteAmalgamare velocemeneteAggiungere la farina setacciata e mescolareAggiungere lo zuccheroAggiungere infine il lievito ed amalgamare tutto, non dovrebbero formarsi grumi. Scaldare l’olio e portarlo a 170-180 gradiImmergere completamente il fiore di zucca nella pastellaSollevare il fiore di zucca con la pastella senza sgocciolarlo troppo e friggerlo nell’olio bollenteRigirarlo fino a doraturaSollevare i fiori di zucca con un mestolo forato, sgocciolarli dall’olio e metterli su un foglio di carta assorbenteZuccherarli su entrambi i latiI fiori di zucca in pastella sono più buoni se gustati appena fatti
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Eccomi con una nuova ricetta della nonna, i mitici Macarons cu la sedon, che per tradurre letteralmente dal friulano sarebbero dei “gnocchi col cucchiaio” chiamati così appunto perché si preleva con il cucchiaio una piccola quantità di impasto dalla terrina e si versa nella pentola con acqua bollente e salata. So che pubblicando questa ricetta faccio felici tutti i miei familiari e soprattutto le mie cugine che li adorano. Si tratta di una ricetta di quelle di una volta, la classica ricetta della nonna preparata con ingredienti poveri anzi poverissimi, quali acqua e farina con l’aggiunta di un uovo per legare l’impasto, il tutto condito con burro fuso, salvia ed una spolverate di formaggio vecchio grattugiato, che in origine non era sicuramente Parmigiano o Grana, ma probabilmente un buon Montasio stagionato. Posto qui volentieri la ricetta come memoria storica per le future generazioni, per i miei due figli maschi, ancora non molto avvezzi alla cucina, ma ai quali sicuramente un domani verrà il desiderio di mangiarli, o in caso, per le future nuore 🙂 che si volessero cimentare in questa ricetta per portare avanti la tradizione. Le quantità sono un pochino a occhio, l’impasto deve rimanere denso, non troppo liquido. Il gusto è delicato ma di quelli che piacciono, sono curiosa di sapere cosa ne pensate 🙂 provateli e fatemi sapere. Buona giornata
Ingredienti per 4 persone:
400 gr. farina
1 uovo
280 ml acqua tiepida
100 gr. burro fuso
5-6 foglie di salvia
formaggio stagionato grattugiato
sale
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 3 minuti
Procedimento:
In una ampia terrina rompere l’uovo interoCominciare ad aggiungere poca farina e mescolare con una frustaUna volta amalgamato aggiungere un goccio di acqua tiepida ed incorporareContinuare alternando farina e acqua tiepida fino alla fine degli ingredienti per formare un impasto densoMettere a bollire l’acqua salata per lessare i macaronsBagnare il cucchiaio nell’acqua calda e raccogliere mezza cucchiaiata di impasto dal bordo della terrina. Immergere il cucchiaio nella pentola per far scivolare l’impasto nell’acquaRipetere l’operazione fino all’esaurimento dell’impasto cercando di fare velocemente. Quando i macarons vengono a galla lasciarli cuocere un paio di minutiIntanto in una padella capiente far rosolare il burro con la salviaSollevare i macarons con una schiumarola, versarli nel burro e salvia e lasciarli insaporireServire i macarons caldi con una abbondante spolverata di Parmigiano grattugiato
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Il tiramisu è il più classico dolce della cucina italiana, quello che si trova in tutti i ristoranti, pizzerie, trattorie, da nord a sud in tutta Italia ed è anche probabilmente il dolce italiano più conosciuto nel mondo. Avevo già preparato il tiramisu classico perché in effetti è uno dei dolci più graditi, se non proprio il preferito in assoluto a casa mia e quello che ho mangiato fin da piccolina quando lo preparava mia mamma. Questa volta ho voluto rifarlo in una versione più “sicura” cioè con le uova pastorizzate. L’anno scorso ho avuto la fortuna e il piacere di partecipare al Guinness per il Tiramisù più grande del mondo e proprio una decina di giorni fa è ricorso il primo anniversario. A Gemona del Friuli, il 24 maggio 2015 con il peso di … 3.015 chilogrammi …, si batteva il Guinness World Record per il Tiramisu più grande del mondo. Il tiramisu ricopriva un tavolone lungo 30 metri e largo 2 e per pesarlo è stato necessario impiegare una gru che ha alzato in una volta sola tutta la struttura: un tavolone di metallo ed il Tiramisù appoggiato sopra tutto insieme, vi garantisco uno spettacolo! Un’emozione unica vedere sollevarsi da terra ed arrivare ad un’altezza di 3 metri dal suolo questo tavolone imbragato con delle cinghie e dei cavi di acciaio ed io ero li, parte di quel successo. Se vi va di dare un’occhiata cliccate qui troverete tutta la letteratura al riguardo. In occasione di questa ricorrenza ho voluto rifare il tiramisu, che come già accennato in casa mia detiene un posto d’onore tra i dolci più apprezzati. Questa volta però ho voluto provare a realizzare la versione con le uova pastrorizzate che permettono di gustare questo buonissimo dolce senza patemi d’animo riguardo alle uova. È anche uscito la da pochissimo il libro che ha riacceso la diatriba tra Friuli e Veneto riguardo alla paternità del Tiramisu, io ovviamente, con un po’ di sano campanilismo sono certa che il Tiramisù sia nato in Friuli 😉
Ingredienti:
5 tuorli d’uovo
80 gr. zucchero
20 ml. acqua
5 albumi
80 gr. zucchero
20 ml. acqua
400 gr. Savoiardi
500 gr. Mascarpone
150 ml. Caffe’
1 bicchierino di Marsala secco
cacao amaro
Tempo di preparazione: 40 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Procedimento:
Preparare il caffè con la moka da 3. Dividere le uova mettendo i tuorli un un’ampia ciotolaPreparare lo sciroppo di zucchero unendo in un brico l’acqua allo zuccheroMettere sul fuoco, far sciogliere lo zucchero e portare a 121 gradi misurando la temperatura con un termometro da cucina. Quando lo sciroppo di zucchero raggiunge i 115 gradi iniziare a montare i tuorli con le frusteQuando lo sciroppo di zucchero raggiunge i 121 gradi versarlo a filo sui tuorli continuando a sbattereMontare per qualche minuto fino a quando il composto diventa gonfio ed arriva a temperatura ambienteRipetere la stessa operazione anche per gli albumi: unire in un brico l’acqua allo zucchero e scaldare mescolando fino a raggiungere la temperatura di 115 gradi, a questo punto con le fruste iniziare a montare gli albumiUna volta raggiunti i 121 gradi versare a filo lo sciroppo di zucchero sugli albumi e continuare a montare fino al raffreddamento del composto
Ora si può procedere con la preparazione del tiramisù classico. Aggiungere il mascarpone ai tuorli montati ed amalgamare delicatamente per sciogliere i grumiAggiungere al composto anche la meringa ed incorporare per ottenere una crema liscia
Mettere in un piatto il caffè ed il marsala, inzuppare velocemente i savoiardi e disporre la metà su un vassoio, versare sopra metà della crema e stenderlaSpolverare con cacao amaro e procedere con il secondo stratoRipetere la stessa operazione, inzuppare i savoiardi e sovrapporli al primo strato, versare la crema rimanente e riporre in frigo a rassodare per un paio d’ore o fino al momento di servirePrima di gustarle il tiramisù spolverare con abbondante cacao
E questa sono io accanto al tiramisù più grande del mondo 🙂
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Il primo piatto che desidero proporre in questa nuova rubrica cucina per single, dedicata agli amici che frequentano la palestra sono i Wurstel farciti. Tanti di loro passano parecchio tempo in palestra, e dopo “le sette fatiche di Ercole” i muscoli sentono l’esigenza della carne. I Wurstel farciti sono un secondo piatto davvero gustoso, saporito, facile e veloce. Prepararli in casa è molto semplice, si tratta di acquistare dei wurstel di buona qualità, di tagliarli per il lungo e di riempirli con fettine di formaggio, avvolgere il wurstel nella pancetta e cuocerlo. Non è certo un piatto leggero ma è molto buono che dopo usciti dalla palestra ci si può sicuramente permettere. Non so se questa sia una ricetta locale, ma mi ricordo che diversi anni fa sono comparsi nel bancone di una macelleria della zona. Era una delle prime macellerie a preparare piatti di carne già pronti da cucinare, avevano un bancone che era una meraviglia, una cosa più buona dell’altra, da non saper cosa scegliere, una gran bella comodità per chi ha poco tempo. Loro li avevano chiamati Wurstel San Simeone come la montagna che ci si ritrovava davanti uscendo dalla macelleria. Per quanto riguarda le dosi manterrò comunque quelle normali che faccio a casa, in modo che la ricetta sia fruibile da tutti, se la dose è per 4 persone basta dividere per 2 o per 4 a seconda di quanti sono i commensali.
Ingredienti per 4 persone:
4 wurstel 280 gr. circa
80 gr. provola
100 gr. pancetta tesa cruda
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
Procedimento:
Tagliare la provola a fettine lunghe e stretteTogliere l’osso dalla pancettaIncidere il wurstel per il lungo senza tagliarlo completamenteMettere la provola nel taglio praticato ai wurstelAvvolgere i wurstel con 3 fette di pancettaMettere i wurstel a cuocere in un’ampia padella con un filo di olioCuocere 5 minuti per lato facendo fondere parzialmente il formaggioServire subito accompagnato da patatine fritte o un contorno più leggero 😉 a piacere
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